Frari – San Rocco – San Tomà

La basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari, comunemente detta solo i Frari, è la più grande delle chiese di Venezia e ha ricevuto nel 1926 da papa Pio XI il titolo di basilica minore. È situata nell’omonimo Campo dei Frari, nel sestiere di San Polo, ed è dedicata all’Assunzione di Maria.

La pianta è a croce latina, e lo stile è gotico veneziano in cotto e pietra d’Istria. Possiede tre navate con archi ogivali che poggiano su sei colonne per lato. Misura 102 metri di lunghezza, 48 metri nel transetto ed è alta 28 metri; ha 17 altari monumentali e al suo interno sono custodite molte opere d’arte, tra cui due dipinti del Tiziano. Ospita, inoltre, tombe e monumenti funebri di numerose personalità legate a Venezia, tra cui Claudio Monteverdi, lo stesso Tiziano, Antonio Canova, oltre a numerosi dogi.
È l’unica importante chiesa italiana ad aver conservato un grande coro circondato da un alto muro al termine della navata centrale in posizione antistante all’altare maggiore, secondo l’uso medievale.

Posto lungo il principale percorso che da Rialto conduce a piazzale Roma, situato alle spalle della Basilica dei Frari, campo san Rocco è un gioiello dell’architettura veneziana.

Il nome del campo è dato dalla chiesa e dalla Scuola Grande di San Rocco che vi sorgono, dando, con le loro bianche moli, l’aspetto dominante del campo. Dal lato opposto rispetto alla Scuola Grande si ergono le poderosi absidi gotiche in mattoni nudi della basilica dei Frari, il suono dei cui organi riempie sovente l’aria del campo, e sulla sinistra accanto il piccolo edificio della Scoletta vecchia di San Rocco, sede originaria della grande confraternita.

La chiesa conserva le reliquie di San Rocco e annualmente, in occasione della festa del santo, il 16 agosto, nel campo è eretto una struttura lignea coperta a baldacchino a congiungere i portali d’ingresso della chiesa e della scuola con l’accesso principale al campo. Il tendòn (tendone) è frutto di un antico voto del Senato e della Signoria per la liberazione della città dalla peste, in seguito al quale ogni anno, in occasione della festa il Serenissimo Principe recava visita alla chiesa e alla confraternita. Il perimetro del baldacchino e le pietre d’innesto dei pali di sostegno, in bianca pietra d’Istria, sono ben visibili sul selciato del campo.

Campo San Tomà è un piccolo campo di Venezia, ubicato nel sestiere di San Polo, a pochi passi dal campo dei Frari.

A pianta rettangolare, ha al suo centro un pozzo. Sui suoi quattro lati si affacciano, oltre a numerose botteghe e locali tipici), due edifici di valore storico-architettonico:
la Scoletta dei Calegheri (lato ovest): edificata alla fine del XV secolo sui resti di una precedente scuola trecentesca, era sede della corporazione dei calzolai. Sulla facciata va segnalata la lunetta a sesto acuto con bassorilievo di Pietro Lombardo, rappresentante San Marco che guarisce il ciabattino Aniano.
la chiesa di San Tomà (lato est): collocata di fronte alla scuoletta, ha una facciata risalente al 1742 (che sostituì quella originaria seicentesca); al suo interno opere pittoriche di Jacopo e Vincenzo Guarana.


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